R-Esistere nel 2020
Ovvero sopravvivere, con il corpo e con le emozioni, a una emergenza che è diventata una pandemia
Esistiamo e resistiamo, più di sempre, tra paura e coraggio, tra silenzi e grida, tra sorrisi e pianti, tra disperazione e speranza, tra luce e ombra, tra eroismo e isolamento, energia e stanchezza…
Una situazione drammatica e mai vissuta. Imprevedibile per la comunità scientifica sia per il decorso della malattia, che per il carico umano e professionale richiesto. Ci troviamo tutti di fronte a nuove sfide relazionali, professionali ed emotive. Siamo costretti a modificare radicalmente le abitudini più comuni e a vivere uno stato di isolamento innaturale e drammatico.
In questa situazione di emergenza l’ascolto è centrale. R-Esistere significa poter raccontare storie di malattia, trattamento e guarigione, a volte purtroppo di perdita, e a volte “solo” di quotidianità, dando voce alle persone.
Grazie alle possibilità offerte dalla Medicina Narrativa, R-Esistere è molto più che una raccolta di storie: le nostre sono Storie che fanno la Storia e che contribuiscono alla Scienza.
Le storie dietro ai numeri
L’emergenza ci impone di comprendere le tendenze del contagio giorno per giorno, di fare le migliori scelte per la comunità. E’ il momento di investire nella ricerca scientifica per comprendere il virus, per usare i farmaci, per produrre il vaccino. Ma siamo vite umane, abbiamo dei bisogni e molti ne abbiamo sopiti o sacrificati in nome della ricerca di una nuova normalità, è per questo che siamo e rimaniamo le nostre storie , dietro e accanto ai numeri.
Le storie verranno pubblicate nella loro stesura istintiva a beneficio della genuinità delle testimonianze raccolte e nel rispetto del corretto metodo di applicazione della Medicina Narrativa
Scarica qui un’anteprima di come la SIMeN, Società Italiana di Medicina Narrativa, attraverso il progetto R-Esistere, ha tentato di dare una risposta alla pandemia dal punto di vista di chi, attraverso la Medicina Narrativa e la Ricerca Qualitativa, onora le storie di pazienti, parenti, cittadini, operatori della salute creando un luogo di ascolto, ma anche materiale utile a comprendere e rivedere criticità, protocolli, organizzazioni.