Marzo 2020

Corpi irrigiditi dal dolore.

Corpi sfiancati dalla sofferenza.

Corpi abbandonati, coperti da maschere.

Corpi senza volto, senza voce, senza identità.

Corpi riversi su letti come sudari.

Corpi assetati, affamati, infreddoliti, spaventati.

Corpi alla deriva, coperti d’oro come naufraghi.

Corpi che non sappiamo dove mettere:

non ci sono più letti.

Corpi ingombranti se cessano di vivere:

servono più letti.

E anche noi siamo corpi

coperti da tute e maschere

allieni e allineati

in un mondo surreale.

Inaspettata una mano si alza dal lenzuolo

si infila sotto la visiera

mi accarezza la fronte,

l’unico pezzo di pelle scoperto.

Sento il mio corpo irrigidirsi, ritrarsi,

un brivido mi percorre la schiena.

Mi chiedo se è paura

poi l’abbandono e una lacrima cade.

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